Michele Guidarini, noto come artista grafico nel panorama lowbrow ed underground italiano, avvia un nuovo percorso artistico dedicato alla grafica ed il collage artistico.
Il nome d’arte FLUO nasce dal dettaglio predominante in ogni opera dell’uso di carte fluorescenti. Un segno grafico imponente che riecheggia in tutti i lavori prodotti. La carica di questi colori molto vibranti e forti, intacca la parte percettiva dell’opera dando valore più al dettaglio rispetto al complesso della composizione.
Risaltano spazi volutamente vuoti ed astratti, coprono, cancellano il soggetto e destabilizzano lo schema
base della struttura. Sono uno sfregio, ma anche un lusso. Nell’insieme, FLUO è un progetto di ricerca dedicato all’arte della grafica “fatta a mano”, analogica, dove non è ammesso errore o correzione.
Uno studio che ha da base le radici dell’artista, quando frequentava la scuola di grafica pubblicitaria e progettava completamente a mano, su carta, campagne pubblicitarie. Questo studio l’ha portato ad apprendere i meccanismi della composizione, l’utilizzo di vecchie tecniche e materiali per lavorare con il phototransfer e il collage, l’importanza dell’uso del colore e la psicologia della comunicazione.
Tutti gli argomenti e manualità acquisite vengono poi catapultati in arte, ambiente molto vicino ma estremamente opposto alla “pubblicità”. Trasformare delle tecniche pubblicitarie in arte è un processo di traduzione di un linguaggio che cambia
nella forma e nel concetto pur usando le stesse basi. Come una parola che ha più significati visibilmente distanti da loro.
La base del lavoro di FLUO sono le pagine e le copertine delle riviste di moda. Nel lavoro di FLUO, il “cancellare” prende forma. Cancellare il soggetto stampato nella rivista, attraverso sovrapposizioni di carta, scotch e spray, apre quello spazio ad una interpretazione più personale e meno commerciale, eliminando l’obiettivo base con gli stessi strumenti con cui è stato creato.